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Spaccano le pietre con le mani: tutto il giorno, tutti i giorni, per una minima ricompensa. Sono i bambini spaccapietre del Benin: una vergogna mondiale. 

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La Fondazione padovana Help For Life lancia una nuova campagna sociale a favore dei bambini con il duplice obiettivo di far conoscere in Italia la dolorosa realtà di centinaia di bimbi del Benin e raccogliere fondi affinché sia possibile programmare un intervento di aiuto ed evitare lo sfruttamento minorile.

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Il Benin è uno Stato dell’Africa Occidentale esteso 112.620 km quadrati con una popolazione di circa 8 milioni di abitanti, di cui il 20% concentrata nel Sud del paese dove si trovano sia la capitale politica Porto-Novo, che la capitale commerciale Cotonou. Il restante 80% vive in zone rurali, dove le case sono costruite con fango e paglia.

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L’economia del Benin è sottosviluppata ed il rapido aumento della popolazione rende ancora più drammatica la situazione di povertà del paese. Secondo l’Indice di Sviluppo Umano delle Nazioni Unite un terzo della popolazione vive con meno di 1,25 dollari al giorno.

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Le condizioni di estrema povertà del paese, la bassissima scolarizzazione e non ultimo la forte diffusione della religione Vudù, portano ad una scarsissima considerazione della tutela dei bambini: il lavoro minorile è estremamente diffuso e spesso i bambini sin da molto piccoli si trovano costretti a svolgere mansioni troppo gravose per la loro età e viene loro impedito di frequentare la scuola.

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Help for Life,con una delegazione composta da Rebecca Fedetto, Elisabetta Basso e Sara Ricciardi, nello scorso novembre si è recata in missione nel Benin per conoscere da vicino questa drammatica realtà di sfruttamento di bambini. La missione della Fondazione è stata possibile grazie alla collaborazione e all’aiuto della Missione dei Frati Cappuccini nel Benin, con sede principale a Cotonou. Frate Superiore della Missione dei Cappuccini è frate Luigi Coppari, italiano originario di Treia (MC), che nel Benin sta contribuendo in maniera importantissima alla tutela dei bambini e dei giovani (costruzione di orfanotrofi e scuole)

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L’attenzione della missione di novembre è stata rivolta proprio alle condizioni dei bambini ed in particolare ai cosiddetti “bambini spaccapietre”: in alcune zone del paese soprattutto centro-nord, centinaia di bambini per sopravvivere sono costretti sin da piccolissimi – un anno di età – a spaccare pietre portate dalle cave vicine, pietre che poi vengono rivendute all’edilizia locale per pochissimi franchi.

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Durante la missione sono stati visitati diversi villaggi di spaccapietre nelle zone di Colas, Bembereke, Dassà. I bambini di queste zone vivono nella povertà più assoluta, sono fortemente denutriti e non hanno accesso all’acqua potabile. La loro vita si svolge in questi siti, dove tutto il giorno devono stare seduti e con un martello spaccare pietre per ridurle in piccoli sassolini. Un barile di sassolini viene venduto ad un prezzo che varia da 1,5 a 3,00 euro.

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La salute dei bambini è gravemente compromessa: spesso si feriscono le mani colpendosi con il martello o altre parti del corpo a causa delle schegge; riportano danni alle articolazioni a causa della posizione tenuta dieci ore al giorno, e danni ai polmoni a causa delle polveri che respirano.

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Tutto ciò rappresenta una gravissima violazione dei diritti dei bambini.

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La Fondazione Help for Life lancia una campagna di informazione e raccolta fondi con un triplice obiettivo:

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  1. Denunciare la violazione dei diritti dei bambini;

  2. Acquistare pompe per l’acqua per i villaggi visitati, in modo da rendere possibile la coltivazione del terreno anche nei lunghissimi periodi di siccità e permettere un’agricoltura almeno di sussistenza ed evitare che i bambini siano costretti a lavorare;

  3. Consentire ai bambini di questi villaggi – almeno ai più piccoli – di andare a scuola. I bambini tolti alle cave verrebbero inseriti nel centro scolastico di Bemberekè, gestito dalla Congregazione di Suore “Figlie del Cuore di Maria”, dove potrebbero frequentare la scuola, e ricevere vitto e alloggio. Il costo annuo per un bambino è di 120.000 franchi beninesi, 180,00 € 

 

Per sostenere il progetto, fate una donazione con causale “Bambini spaccapietre”. Per maggiori informazioni riguardo i canali di donazione, potete cliccare qui.

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