Paola Cenati – La memoria dei luoghi
Paola Cenati si avvale nella sua ricerca di media eterogenei, prediligendo la scultura e le installazioni realizzate con materiali poveri o di recupero, cui affianca incursioni nei linguaggi della pittura e della fotografia.
La sua pratica, in equilibrio tra natura e intervento umano, si traduce in una raffinata eleganza formale: le sculture evocano i luoghi d’origine della materia impiegata, restituendone la memoria fisica e simbolica. Boschi, spiagge e ambienti naturali sono i contesti in cui l’artista seleziona i materiali, guidata dalle loro qualità intrinseche e dal loro significato.
La fusione tra legno e metallo si fa metafora della relazione tra il luogo e l’oggetto che ne diventa parte. Nascono così forme ibride, sintesi tra organico e inorganico, in cui spesso sono il tempo e gli animali a trasformare la materia, contribuendo alla gestazione delle sculture. Paola Cenati immagina di rivestire i rami degli alberi con una seconda pelle, realizzando per fusione degli innesti che talvolta hanno come matrice ossi di seppia. Ne emergono opere in cui elementi naturali e artificiali si integrano armoniosamente, rivelando l’intrinseca continuità tra natura e artificio.
Testo di Marta Previti
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>Espone 8 opere presso Azimut Capital Management Sgr












