Daniele Antoniazzi – Sospensioni (in)quiete
Il processo creativo di Daniele Antoniazzi, artista trevigiano classe 1999, si articola in varie fasi. Inizialmente vengono estrapolate delle immagini provenienti da fonti video, riviste, fotografie digitali oppure situazioni quotidiane. Segue un’accurata revisione grafica orientata alla creazione di opere in cui il rapporto spazio-figura risulti al centro della narrazione e sia in grado di generare tensioni interne. L’inserimento di alcuni elementi dissonanti rispetto al contesto generale carica le composizioni di ulteriori significati, non necessariamente decifrabili, e tale incertezza conferisce un senso di sospensione alle scene. Come si può notare nei dipinti esposti l’artista stende il colore a più riprese, alternando movimenti controllati a tocchi rapidi e casuali. L’organizzazione delle campiture cromatiche oltre a delineare le singole figure guida l’osservatore nella lettura della composizione che non sempre si rivela con immediatezza. Grazie a questa ambiguità, che rimane come una nota di sottofondo, le opere catturano l’attenzione del fruitore e lo spingono ad interrogarsi su quale sia il loro effettivo messaggio.
Testo di Sara Rago
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>Espone 10 opere presso Giotto Cellino SIM












