Angelica Renzi – La chiave è nel passato
Le operazioni di Angelica Renzi si configurano come veri e propri rifugi dove la memoria tenta di resistere allo scorrere del tempo, offrendo allo sguardo il privilegio di trattenere la presenza – reale o immaginata – di una persona cara, della casa natale o di un animale. Le tele, come frame di una vecchia videocassetta, diventano così teatro dell’incontro tra passato e presente. Qui, figure stilizzate, ispirate all’immaginario infantile, si intrecciano a campiture di colore che riflettono l’elaborazione emotiva della maturità. In questo modo, l’artista dà vita ad un linguaggio capace di riflettere le fratture dell’esistenza, dove sogni e ambizioni si confrontano con la paura di lasciare il porto sicuro delle origini. Le opere di Renzi, non a caso, rievocano presenze interiori: legami con persone, luoghi ed esperienze che abitano la memoria e ne costituiscono l’ossatura affettiva. I ricordi diventano materia viva che plasma il presente, mentre la pittura si fa spazio di rielaborazione, nel quale il passato riaffiora come risorsa per ritrovare sé stessi e il proprio posto nel mondo.
Testo di Barbara Luciana Cenere
![]() | ![]() | ![]() |
|---|---|---|
![]() | ![]() | ![]() |
![]() | ![]() | ![]() |
![]() |
>Espone 10 opere presso Notaio Marianna Russo












